Uno degli elementi preponderanti del mondo della boxe è l'ego. Sfortunatamente è anche l'ostacolo più imponente durante le trattative. E quando due personaggi si incontrano, l'accordo non è sempre dietro l'angolo.
Mi riferisco all'accordo sfumato (per l'ennesima volta) tra Manny Pacquiao e Floyd Mayweather. Inutile ricordare (per chi stia vivendo in una caverna) che stiamo parlando dei due nomi di spicco che hanno traghettato la boxe negli ultimi 5-6 anni. Hanno credibilità, ottimo resumè, doti atletiche impressionanti, velocità, cuore: tuttavia qua finiscono le affinità.
Come spesso succede nella storia di questo sport magnifico, si assiste al teatrino consueto delle parti. Ognuno recita secondo copione. Qualcuno più consapevolmente di altri, tutti secondo rito.